lunedì 28 gennaio 2013

Pazzini: "I vecchi partiti ora ci copiano sul codice etico"


Pubblicato: Lun, 28/01/2013 - 15:00  •  da: Redazione di Fermare il Declino
(AGENPARL) - Milano, 28 gen - "Prima la farsa delle liste pulite del Pdl, ora il 'patto del candidato' di Ambrosoli in Lombardia: a poche settimane dal voto i partiti si svegliano e non fanno altro che copiare – male – quello che noi di Fare per Fermare il declino abbiamo previsto fin dall’inizio". Fabio Pazzini, responsabile della campagna elettorale del partito di Oscar Giannino, commenta così il patto secondo cui gli eletti del centrosinistra in Lombardia si dovrebbero impegnare a dichiarare la propria situazione giudiziaria, i conflitti di interesse con la Regione, le cariche elettive coperte in passato e a seguire comportamenti virtuosi e irreprensibili. "Maroni e la Lega hanno finto di applaudire all’esclusione di Nicola Cosentino dalle liste del Pdl, eppure per anni sono stati insieme al governo. Adesso il centrosinistra, che in Lombardia ha avuto Penati tra i suoi capi, propone questa specie di 'patto'. Ma siamo stati noi per primi a chiedere ai nostri candidati di firmare da subito, al momento della proposizione della propria candidatura, un codice etico. Nessuno ha potuto candidarsi con Fare senza aver prima sottoscritto le regole che adesso i vecchi partiti copiano malamente - spiega Pazzini - Tutti si sono impegnati a rendere pubblici e trasparenti i loro redditi e risolvere eventuali conflitti d’interesse. Il vero patto del candidato è il nostro". "Nel codice etico di Fare per Fermare il declino, gli eletti hanno firmato l’impegno a dimettersi in caso di condanna definitiva e a prendere anche in considerazione l’autosospensione se condannati in primo grado o rinviati a giudizio. Onestà, correttezza e trasparenza sono i valori della nostra politica. È per questo che noi non abbiamo avuto alcuna remora a escludere dalle liste chi non ha rispettato questi principi. Il nostro essere garantisti non è in discussione, ma dopo 20 anni di scandali la politica deve dare un messaggio. E tornare ad essere un esempio positivo per tutti i cittadini". Ha concluso Pazzini.

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