“Si può chiamare giustizia – dichiara Alberto Saravalle, responsabile Giustizia per il movimento Fare di Oscar Giannino – un sistema che ti tiene sulla graticola fino a nove anni per risolvere una controversia? Ieri Il Sole 24 ore ha pubblicato i numeri che verranno annunciati in quell’occasione: circa 9 milioni di procedimenti pendenti (3.4 milioni nel penale e 5.5 milioni nel civile), 9 anni per la definizione di una causa civile, 128.531 prescrizioni”. “Un recente rapporto del World Economic Forum che elabora l’Indice della Competitività Globale, classifica il nostro paese per efficienza del sistema giudiziario nel comporre controversie al 139° posto (su 144) e per l’efficienza del sistema giudiziario nel contestare norme/provvedimenti al 131° posto. Anche il rapporto Doing Business 2013 della Banca Mondiale colloca l’Italia al 160° posto, sui 185 paesi analizzati, per la durata di una normale controversia di natura commerciale”. “Oggi chi vuole disegnare un percorso di crescita economica e di rinascita civile per il Paese non può prescindere dalla riforma della giustizia. L’Italia non è allineata con i grandi Paesi europei non solo per il mancato rispetto dei parametri economici e finanziari, frutto di decenni di spesa pubblica clientelare. Ma anche per il rispetto dei diritti civili più elementari. Se di rinascita si deve parlare, che sia a 360 gradi. E non porti solo rigore nell’inasprimento fiscale”, conclude Saravalle.
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