giovedì 24 gennaio 2013

Giannino: MPS dimostra che la politica deve star fuori dalle banche


Pubblicato: Gio, 24/01/2013 - 17:00  •  da: Redazione di Fermare il Declino
Il Presidente di Fare per fermare il declinoOscar Giannino, dichiara: “La vicenda MPS pone
quattro problemi molto gravi.”
Primo. E’ un pessimo segnale istituzionale che il Tesoro, che
esercita la vigilanza sulle fondazioni, e Bankitalia che ce l’ha sulle banche, rimpallino la
responsabilità dei mancati controlli. MPS da quattro anni è o meglio doveva essere al
centro dei radar di entrambi e della Consob, come massima doveva essere la vigilanza
degli organi interni di controllo. Non lamentiamoci poi che Europa e mercati diffidino. E
che ancora una volta l’intervento della magistratura metta in moto i controlli che non
funzionano per gli amici” .
Secondo. L’ABI a sua volta dovrebbe pronunciare qualche parola di scusa. La scelta e la
conferma recente di un presidente espressione della banca più a rischio getta un’ombra
pesante su ciò che il sistema bancario antepone”.
Terzo. Ha torto Monti – prosegue Oscar Giannino – nel sostenere che il caso MPS non
debba diventare politico ed elettorale. In questi anni i regolatori e la politica hanno
preferito banche meno capitalizzate , cioè con meno risorse per prestiti a imprese e
famiglie, per non far diluire il controllo delle fondazioni. E’ un tema politico eccome, per
effetto di questa scelta l’economia italiana è ancor più asfittica. Le fondazioni devono
cedere il controllo attraverso meccanismi di mercato, a maggior ragione per i denari che ci
hanno perso e che le impossibilita alla loro vera funzione, il sostegno sociale e culturale ai
territori”.
Quarto. MPS dimostra – conclude Giannino - che la politica deve stare fuori dalle banche
e dalle imprese. Ci pensi bene chi a sinistra afferma di non averne nulla a che vedere,
quando ripropone con la Cgil massicce rinazionalizzazioni”.

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