Cari amici,
a quattro giorni dalla decisione assunta all'unanimità dai nostri 100 coordinatori, ecco i primi adempimenti del mandato che mi è stato affidato. Lasciatemi dire che considero incoraggiante che il numero giornaliero medio di adesioni al nostro movimento si sia significativamente alzatoda domenica, e che le iniziative sul territorio si moltiplichino.
Intanto una premessa sulle operazioni pre elettorali. Condivido l’appello al Capo dello Stato per scongiurare che le pantomime in corso nella politica italiana – ogni ora manda in scena un nuovo atto della commedia, attualmente al vertice del Ppe che ha detto no a Berlusconi sono presenti a sorpresa sia Silvio che Monti, da Silvio prima sfiduciato e poi incoronato leader! - abbiano come esito l’esclusione dal parlamento dei movimenti integralmente nuovi e fuori dai vecchi partiti, come siamo noi e come è il Movimento 5 Stelle. E’ molto positivo l’appello di Napolitano al governo per esaminare la questione e adottare un provvedimento allevia-firme. Vedremo nelle prossime ore che cosa produrrà. Su tutto per noi deve avere oggi prevalenza il doppio obiettivo della selezione dei candidati, e dell’immediato processo di raccolta delle firme previste. Non rientriamo infatti nella fattispecie prevista dalle norme vigenti, che consentono la raccolta di metà delle oltre 120mila firme, altrimenti prescritte per chi non ha gruppi parlamentari uscenti. Il dimezzamento sarebbe scattato se il decreto di scioglimento fosse stato precedente al 6 dicembre. Di conseguenza, attualmente dobbiamo provare comunque a centrare l’obiettivo più impegnativo, e in diverse Regioni implica per noi uno sforzo straordinario, il cui esito non può attualmente essere considerato certo.
Personalmente, sono molto sensibile all’idea di un processo di valutazione dei candidati aperto a primarie, informatiche e mediante gazebo. Ne ho parlato con Michele, altri fondatori e coordinatori regionali. In molti chiedono ciò che, in effetti, ci eravamo impegnati sin dall’inizio a fare. Cioè coinvolgere i nostri aderenti nella valutazione dei candidati. Il Porcellum è obbrobrioso, l’ordine di lista dei candidati è tutto, e scegliere dall’alto in maniera imperativa piacerà a Berlusconi e agli altri capipartito, ma è francamente disgustoso. Attualmente, visti i problemi - inevitabili - manifestatisi nella modalità di raccolta candidatura e procedure da seguire per firme, ESTENDIAMO sino a domenica sera il termine che era stato dato entro la sera di oggi a coordinatori e comitati, per la segnalazione candidati. Dovete capire che l’apparente illogicità di termini tanto perentori si spiega con il solo fine di portarci avanti, per essere in grado di dedicare alla raccolta delle firme il maggior numero di giorni possibile per non fallire il nostro primo obiettivo: il simbolo del movimento in ogni scheda elettorale.
Per le notizie che ho da molte Regioni e in assenza di novità dal governo, decidere oggi anche primarie - alle quali sono massimamente favorevole, come il più delle opinioni che ho raccolto - significa però aspettare e posporre la raccolta firme, che va fatta sui candidati di ogni singola circoscrizione nel ranking di lista che sarà presente in scheda elettorale. Francamente, mi sembra molto ma molto rischioso. Riflettiamoci qualche ora, purtroppo non molto di più. Quanto all’attuazione del deliberato di sabato scorso, trovate a seguire pubblicati sul sito due documenti. Il primo è l’Atto costitutivo della Lista emanazione del nostro movimento e a fissare i primi organi transitori coi quali assumeremo le nostre decisioni in attesa, dopo le elezioni, di procedere a eleggere organi con responsabilità e procedure come previsto nella bozza di secondo documento che troverete a seguire, cioè Statuto. Consideriamo quella che qui troverete una bozza, sulla quale apriremo un forum tematico aperto ai coordinatori regionali come ai membri di direzione. Oggi, abbiamo altre priorità in vista delle elezioni, ma in ogni caso avere una bozza di statuto sin d’ora ci consentirà di riflettere meglio tutti insieme su che modello associativo darci, in vista poi dei primi organi da eleggere ordinariamente, una volta chiuso il tesseramento al 30 giugno prossimo. Nello Statuto c’è un modello insieme di grande libertà per i comitati dal basso, e di premio maggioritario per la scelta degli organi direttivi. E’ il caso, senza levar tempo oggi alle scadenze elettorali, di pensarci con calma.
Sottolineo a tutti che nella nomina dei primi organi transitori, oltre alla direzione transitoria – composta con un criterio di massima rappresentatività della rete dei coordinatori regionali -, ve n’è un secondo: una task force temporanea e straordinaria, che durerà solo pochi giorni, con l’incarico di rivedere tutte le procedure e modalità organizzative sin qui seguite. Il suo compito si concluderà con un report e proposte alla direzione e al presidente, nei primi giorni della settimana prossima. A comporla sono Boldrin, Cifarelli, Cova e Pasotti. Poiché su questo tema equivoci e anche malanimo sono corsi tra noi, è il caso di metterseli per sempre alle spalle identificando in concreto e cambiando ciò che va cambiato, per funzionare al meglio con le nostre magre risorse e tempo scarso. Basta personalismi e scontri su questo, lo chiedo a tutti per piacere. Non ne abbiamo il tempo.
A Pasotti darò nell’ambito della direzione la delega per seguire e coordinare i problemi organizzativi. Prego i coordinatori Titta Rosa e Willy di Staso di affiancare Paola Bruno nei contatti con liste e organizzazioni coi quali condividere le elezioni.
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