domenica 9 dicembre 2012

Fermare il declino: le decisioni dell'8 dicembre


Pubblicato: Dom, 09/12/2012 - 17:30  •  da: Oscar Giannino


Abbiamo costituito in 16 settimane un movimento di società civile che conta già 40 mila aderenti. Ieri, i 100 nostri coordinatori hanno preso la decisione di esserci, con il nostro simbolo, alle prossime elezioni politiche e regionali. Lo faremo in piena coerenza ai punti del nostro manifesto e del nostro programma. Nessuna compromissione col sistema dei vecchi partiti che hanno ridotto l'Italia in ginocchio, a perdere impresa e lavoro, reddito e patrimonio, Occorre una grande operazione di pulizia nel nostro sistema politico, e la possono fare solo cittadini che non hanno avuto responsabilità nel disastro attuale. Resteremo aperti fino all'ultimo secondo utile a espressioni della società civile, associazioni e liste civiche che non siano espressione né di camuffamenti della vecchia politica, né di conflitti d'interesse privati che ammorbano l'Italia quanto quelli politici e pubblici, né espressione di chi con sussidi e benefici pubblici uccide la concorrenza e il mercato nel nostro Paese.
La decisione di Berlusconi e dei suoi di tornare a rendere l'Italia un potenziale detonatore dell'euro è di totale irresponsabilità. Bisogna chiudere un lungo capitolo, quello del centrodestra berlusconiano, che su spesa tasse e debito ha sempre fatto l'opposto di ciò per cui chiedeva i voti, usati al contrario come scudo personale. Chi si sente liberale, e vuole uno Stato non piegato a interessi privati, con meno spesa, meno tasse  e meno debito, dovrà votare altro, come ha già iniziato a fare da un anno a questa parte. Monti ha fatto bene a scoprire il gioco di chi oggi attacca l'euro dopo aver scritto il fiscal compact.
Lo stesso appello rivolgiamo agli elettori delusi dalle recenti primarie del Pd. Regole diverse avrebbero portato Renzi ad essere una nuova e sicura alternativa di governo, capace di tagliare spesa pubblica e di riorientare il welfare verso milioni di  italiani oggi privi di reddito e lavoro. Al contrario, in campo per la sinistra restano vecchi apparati e la promessa di una nuova patrimoniale.
E' un compito molto difficile, quello che ci prefiggiamo. Il Porcellum è obbrobrioso, ma rifiutiamo l'idea di nuove elezioni in cui le opzioni siano solo il vecchio Berlusconi, la patrimoniale, o la pura protesta di Grillo. Il nostro appello agli italiani è di radicare una nuova idea di rappresentanza dal basso, estranea alle camarille, e che nel prossimo parlamento tenti di opporsi coi nostri dieci punti al declino dell'Italia, che oggi rischia ancora di accelerare.

Di seguito riportiamo il testo integrale della mozione approvata all'unanimità dai fondatori, coordinatori regionali e coordinatori tematici di Fermare il declino durante la riunione dell'8 dicembre 2012.

La Assemblea dei fondatori e dei coordinatori territoriali, centrali e tematici di Fermare il Declino,
- per dare voce ai milioni di italiani che vedono nelle forze politiche attualmente rappresentate in Parlamento una delle principali cause, e non certo la soluzione, dei drammatici problemi che affliggono il paese;
- per tradurre i principi ispiratori del Movimento in interventi concreti che realizzino i 10 punti del nostro programma, promuovendo una societa' più giusta, nella quale siano premiati il merito, l' intraprendenza, il rispetto delle regole e la liberta' di impresa e non i privilegi e le rendite di posizione ritengono indispensabile promuovere immediatamente una lista elettorale, con lo scopo di essere presente alle prossime elezioni nazionali e locali, trasformando l'attuale associazione ALI in una fondazione atta alla raccolta fondi e allo studio di programmi; individuano altresì nella forte identità specifica, nella chiarezza di un programma riformatore e liberale, e nella radicale diversità dalle attuali forze in campo, i fattori di successo del nostro movimento, impegnando i rappresentanti dello stesso a non stringere accordi elettorali con alcuno dei partiti oggi rappresentati in Parlamento anche se cammuffati e dei loro leader nonché con la classe dirigente responsabile del declino, e a valutare possibili alleanze con movimenti civici e locali solo dove e nella misura in cui siano compatibili con i nostri principi ispiratori e punti programmatici chiedono infine a Oscar Giannino di prendere la guida della lista elettorale, scegliendo una squadra che contribuisca a dirigerla verso le elezioni, attuando altresì una compiuta governance interna ispirata a criteri di trasparenza, meritocrazia e democrazia.

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