Pubblichiamo il documento del comitato Luigi Einauidi di Fermare il declino - Siena.
La Nazione ha rifiutato di pubblicarlo o darne conto.
La Nazione ha rifiutato di pubblicarlo o darne conto.
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La classe dirigente che ha gestito Siena negli ultimi anni è responsabile del dissesto in cui versa la città. Il giudizio negativo riguarda chi ha amministrato il Comune e larga parte dell’opposizione, incapace o non interessata a rappresentare un’alternativa credibile. E’ urgente un profondo rinnovamento delle persone e dei meccanismi di raccolta del consenso, spezzando la commistione fra politica e affari; per cominciare va introdotto un limite di due mandati negli enti rappresentativi, impedito il passaggio da incarichi politici a cariche sociali vietandone inoltre il cumulo.
Per fermare il declino di Siena e tornare a crescere bisogna favorire il merito, valorizzare le competenze, stimolare la libera iniziativa, in un contesto di trasparenza.
1. TRASPARENZA
Ognuno deve poter accedere in modo semplice e completo a tutte le informazioni sulle attività del Comune e delle società controllate e partecipate. Va realizzata un’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, con la sottoscrizione di un codice etico che comprenda una regolamentazione rigida dei conflitti d’interesse. Vanno resi pubblici, tra l’altro: i bilanci con gli allegati, le presenze ed i votidegli eletti e dei nominati, gli incarichi ricoperti nell’ultimo decennio, le dichiarazioni dei redditi, il resoconto dei finanziamenti, doni o benefici ricevuti.
2. FONDAZIONE
La comunità senese vede il suo patrimonio conferito nella Fondazione ridotto al lumicino, è priva di una banca che favorisca la crescita e ne assista lo sviluppo, ha le sue principali istituzioni, civili ed economiche, in situazione di sostanziale dissesto finanziario, ha visto i profitti attesi dagli investimenti tramutarsi in perdite e debiti che graveranno drammaticamente sul suo futuro.
La comunità senese non può affidare ancora la gestione dei propri interessi alla classe politica che ha così vistosamente e pervicacemente fallito, sventolando, per maggior beffa, la bandiera della senesità. La conduzione di una banca deve essere fatta da banchieri poiché è la competenza il presupposto da cui partire. Il controllo che i politici, mediante le fondazioni, si ostinano a voler esercitare sul sistema bancario provoca i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. D’altronde, imeccanismi di controllo della comunità si sono rivelati a Siena del tutto insufficienti, quando non addomesticati. Tale debolezza è stata una concausa essenziale del declino della città. La senesità così spesso richiamata sta nel riprendersi il diritto di sapere e di decidere, nel riconquistare la dignità di popolo che ripudia le pratiche dello scambio, nel recuperare, in una immagine, lo spirito di Montaperti.
Va modificato al più presto lo Statuto, visto che la procedura di nomina degli amministratori discende sostanzialmente da un singolo individuo, sia pure eletto. Tale meccanismo espone l’intera comunità a rischi e tensioni inaccettabili. Siano quindi gli organi collegiali eletti ad esprimere tali nomine, sulla base di un processo trasparente e pubblico. Inoltre, essendo la Fondazione un ente benefico, chi vi siede non può percepire per la sua attività alcun emolumento.
Lo spostamento verso l’Europa del potere di regolamentazione e vigilanza creditizia, la globalizzazione dei mercati e lo sviluppo tecnologico rendono sempre meno fondato l’assunto secondo il quale lo sviluppo ed il benessere economico sono legati al possesso di una banca; il vantaggio per un investitore sta nella diversificazione del rischio e la ricerca delle migliori opportunità sui mercati globali, e il vantaggio per un territorio sta nel contare su di un’offerta creditizia efficiente e capace di creare valore; da qui bisogna che Siena riparta per ripensare alla “sua” banca.
3. SOCIETA’ PUBBLICHE, CONTROLLATE E PARTECIPATE
Il perimetro dell’intervento pubblico va ridotto anche nell’ambito dei servizi locali, avviando ladismissione delle quote di controllo nelle società partecipate e la messa a gara dei servizi offerti. Il fine da perseguire è solo ed esclusivamente la creazione di valore per i cittadini e le imprese del territorio, in termini di bilancio, di efficienza e di universalità del servizio. In ogni caso l’obiettivo è la buona gestione delle società; gli amministratori e i dirigenti, attuali e futuri, dovranno essere sottoposti ad una verifica sulle competenze, la professionalità e i risultati conseguiti, utilizzando a questo scopo società esterne specializzate nella selezione manageriale.
4. INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Va istituita una commissione di emanazione consiliare a cui chiamare esperti, magistrati, associazioni imprenditoriali e di volontariato, destinata a collaborare – senza sovrapposizioni – con gli organi istituzionali al fine di vigilare sulle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio.
5. LIBERA INIZIATIVA
Il Comune è attore importante per favorire la nascita e lo sviluppo dell’iniziativa privata, a cominciare dalla produzione regolamentare che deve essere quantitativamente ridotta, resa comprensibile, pensata e scritta per l’utente, anche straniero, e non per l’Amministrazione. Va realizzata immediatamente un’approfondita revisione di tutti i regolamenti, installando una task force che coinvolga pienamente le organizzazioni imprenditoriali, le associazioni ed i consumatori.
Va reso più efficiente il servizio di sportello unico alle imprese, che deve fungere da interfaccia proattivo fra gli imprenditori e la pubblica amministrazione; esso deve intendersi come un fattore positivo di competitività, e proporre interventi di politica attrattiva verso investitori locali ed esteri.
Vanno realizzate, anche insieme a privati, infrastrutture per facilitare il lavoro femminile e promuoverne la crescita. In particolare, iniziative e stimoli per il part-time, il telelavoro, la flessibilità degli orari, l’assunzione di neo mamme, nidi d'infanzia diffusi, prestiti d'onore per imprese femminili; in generale si deve procedere ad una ridefinizione degli orari e dei tempi della città in funzione dei cittadini, specie donne e famiglie.
6. LA MACCHINA PUBBLICA
Va realizzata subito un’approfondita spending review della macchina comunale e delle aziende controllate che punti ad individuare e rimuovere sacche di inefficienza e di spreco all’interno dei bilanci, delle piante organiche, delle procedure decisionali ed attuative.
7. IMPOSTE E TASSE
Occorre avviare da subito le azioni necessarie alla riduzione dell’addizionale IRPEF, dell’IMU e della tassa di soggiorno. Vanno poi aboliti, semplificati, accorpati o ridotti gli oneri finanziari e procedurali legati al funzionamento della macchina amministrativa.
8. ANZIANI, BAMBINI E DISABILI
Con il coinvolgimento privilegiato delle Contrade, bisogna stimolare e facilitare gruppi di sollievo per famiglie con bambini o anziani disabili, concludere accordi con produttori di software, tecnologie, prodotti, domotica in generale che permettano lo sviluppo di servizi domiciliari di nuova generazione, realizzare progetti di social housing pensati per la popolazione anziana.
9. INNOVAZIONE
Compito del Comune è creare le condizioni per il formarsi di un ambiente favorevole allo sviluppo e alla fruizione di servizi innovativi. E’ necessario intervenire negli ambiti infrastrutturali e culturali affinché venga colmato, in ogni ambito e in tutte le sue espressioni, il digital divide. La via è il coinvolgimento di soggetti privati nazionali ed internazionali con accordi di partnership estesa.
“Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi”
Luigi Einaudi
Comitato Fermare il declino “Luigi Einaudi” – Siena
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