domenica 10 febbraio 2013

Una tavola rotonda su denatalità, famiglia, lavoro femminile e conciliazione lavoro-famiglia


Pubblicato: Lun, 04/02/2013 - 17:30  •  da: Redazione di Fermare il Declino
Famiglia: tema ostico in campagna elettorale, per lo più toccato solo formalmente e senza entrare nei dettagli. FARE per Fermare il declino ha osato esporsi su questo argomento considerato “delicato” organizzando una tavola rotonda su denatalità, famiglia, lavoro femminile e conciliazione lavoro-famiglia, invitando al dibattito il Forum delle Associazioni familiari che da anni si batte per difendere la centralità della famiglia e che è una delle voci più autorevoli in tema di quoziente familiare in Italia. Oltre a Roberto Bolzonaro era presente Martin Nkafu Nkemnkia, stimato filosofo, Direttore del Dipartimento di Studi sull’Africa presso l’Università lateranense che ha aperto la tavola rotonda. Il Prof. Nkafu ha puntato il focus del suo intervento sulla famiglia come cellula fondamentale della società, come luogo in cui l’essere umano si forma. Negare il ruolo della famiglia è negare le origini di ciascuno di noi, giacché ciascuno di noi è figlio. Ha concluso il Prof. Nkafu sottolineando che solo dando il giusto ruolo alla famiglia è possibile guardare oltre giungendo a vedere “la famiglia del genere umano” educando quindi alla pace.
Come previsto nel suo intervento Roberto Bolzonaro, vice Presidente del Forum delle Associazioni familiari, non fa sconti alla politica. Dopo aver premesso che la famiglia è una realtà di fatto e non un concetto astratto, ha richiamato il principio costituzionale della capacità contributiva per affermare la necessità che in Italia sia preso in considerazione il fattore famiglia in materia di tassazione, ricordando  che nel nostro ordinamento alla famiglia non è riconosciuta la soggettività con la conseguenza che essa riceve dallo Stato un trattamento peggiore che negli altri Paesi occidentali. Bolzonaro ha quindi invitato Oscar Giannino, Presidente di Fare per Fermare il Declino e candidato premier per le elezioni 2013, ad aderire al progetto Io corro per la Famiglia, promosso dal Forum delle Associazioni familiari porgendogli la casacca verde con il simbolo di un uomo stilizzato che parte di corsa.
Giannino ha colto la sfida e si è dichiarato disposto ad essere valutato dal Vicepresidente del Forum delle Associazioni familiari: quindi ha illustrato con dovizia di dati e di dettagli il programma di FARE in materia di famiglia. Esso si sostanzia in quattro aree di intervento collegate fra loro: incentivare la natalità, (disincentivare la denatalità,) ridurre il carico fiscale sulla famiglia, incentivare il lavoro femminile, favorire la conciliazione famiglia-lavoro.
Il candidato Premier Oscar Giannino ha innanzitutto premesso che in Italia la famiglia non è soggetto fiscale in forza di una sentenza della Corte costituzionale (e non per volontà del Parlamento) frutto di una scelta, allora intesa come moderna, di riorientare la cultura italiana verso la centralità di diritti individuali. Quella scelta ha probabilmente influito sul trend delle nascite: l’Italia ha ormai una curva demografica da Paese economicamente “morto” (1,4 figli in media per donna). Per Giannino e FARE, il partito che rappresenta, la quantità di risorse da muovere per invertire un trend demografico così negativo deve essere significativa, pari, cioè, ad un punto di PIL. A parità di saldi di finanza pubblica, la cifra necessaria per finanziare un sistema di quoziente familiare e potenziare massicciamente (es. triplicare) le detrazioni per i figli a carico si potrebbe agevolmente reperire negli sprechi della spesa pubblica: c’è solo l’imbarazzo della scelta e Giannino ha più volte citato esempi concreti di spese irrazionali che si dovrebbero tagliare, liberando così risorse per la famiglia. Il problema – ha sottolineato il candidato premier per FARE – è la volontà di farlo! Anche chi aderisce alla cultura dei diritti individuali dovrebbe comprendere che è necessario invertire la curva di denatalità. Poiché sul termine quoziente familiare c’è scontro ideologico, Oscar Giannino ha suggerito di chiamarlo con termine anglosassone “fiscal splitting” (o anche Pippo!), per non spaventare i sostenitori della cosiddetta cultura dei diritti individuali. Il candidato premier di FARE ha inoltre proposto di prendere in considerazione, almeno all’inizio, solo i figli a carico e non il coniuge e di lasciare alle famiglie la possibilità di scegliere il regime fiscale applicabile –  tassazione individuale o splitting familiare. Oscar Giannino ha poi citato il preoccupante dato della triplicazione del numero delle famiglie sotto la soglia di povertà, per introdurre un argomento strettamente legato a quello della famiglia e della natalità: il lavoro di donne e giovani. La proposta di FARE in tale ambito è quella di tassare diversamente il reddito di donne e giovani con minore anzianità contributiva, riequilibrando i contributi man mano che il reddito sale nell’arco della vita, questo perché non siamo tutti uguali in relazione al lavoro, bensì vi sono differenze legate al genere ed all’età. L’uguaglianza dei lavoratori si deve e si può avere nell’arco della vita, ma in questo momento in Italia è oggettivamente smentito dalla realtà dei fatti che tutti i lavoratori sono trasversalmente uguali in un dato momento.
Oscar Giannino ha infine toccato il tema della conciliazione lavoro-famiglia come complemento degli argomenti trattati, sottolineando l’importanza dei servizi alla famiglia, a partire dagli asili nido, attualmente del tutto inadeguati.
Ala fine del suo intervento, Oscar Giannino ha chiesto il giudizio del Vice Presidente del Forum delle associazioni familiari. Bolzonaro gli ha assegnato 10 e lode in materia di tassazione della famiglia e ha espresso apprezzamento anche per il programma in materia di conciliazione famiglia-lavoro, nonché per l’idea della differente tassazione del lavoro in base all’anzianità contributiva, sottolineando altresì la novità di questa proposta di FARE.
La tavola rotonda si è conclusa con gli interventi di tre candidate donne per FARE per Fermare il declino: Alessandra Baldassari, candidata Presidente della Regione Lazio, Valeria Viara, candidata Consigliera alla Regione Lazio e Valeria Bonavolontà, candidata al sesto posto alla Camera dei Deputati nel Lazio, tutte e tre impegnate nel mondo del lavoro e mamme. Ciascuna ha analizzato da una diversa prospettiva la necessità di conciliare i temi del lavoro con i tempi della famiglia, indicando possibili interventi per introdurre o promuovere concrete misure di work-family balance. E’ stato sottolineato come sia fondamentale favorire la contrattazione integrativa per l’adozione di misure di flessibilità oraria sul lavoro e il welfare aziendale; è inoltre necessario riconsiderare le norme sul part-time e sui congedi parentali, attualmente insufficienti. E’ altresì fondamentale favorire l’offerta di maggiori e migliori servizi per l’infanzia, come gli asili nido aziendali, ma anche come le tagesmutter: una concreta risposta alla mancanza di strutture per l’assistenza all’infanzia nel Sud del Paese e un’opportunità importante di rilancio dell’imprenditoria femminile.      Infine è necessario prevedere convenzioni con asili nido privati, tramite bandi di gara trasparenti, specie nelle Regioni italiane dotate di meno strutture per l’assistenza all’infanzia. L’obiettivo, come ha sottolineato Valeria Bonavolontà, è di mettere le famiglie in condizioni di poter scegliere liberamente le modalità di cura dei figli favorendo la maternità, ma anche l’impiego femminile.
Ha partecipato all’incontro anche il Vice Presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana, Leonardo De Chirico, che ha espresso apprezzamento per il programma per la famiglia esposto da Oscar Giannino, poiché supera il problema della definizione della famiglia – che di questi tempi  è ormai  considerata o un totem o un tabù, mutuando il titolo di un’opera di Freud– per proporre soluzioni concrete e flessibili ai problemi dei nuclei familiari, in modo da salvaguardare le diversità e le specificità di ciascuno di essi.

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